Oggi è l'ultimo giorno del nostro viaggio!
E mancano ancora da vedere le costruzioni probabilmente più rappresentative dell'Olanda.... i mulini!
Per cui inforchiamo le bici per quella che sarà la nostra ultima (breve) tappa nei Paesi Bassi, e da Amsterdam andiamo
nella zona meglio nota come Zaanse Schans, poco a Nord della città (conteremo circa un 40ina di km in giornata).
Attraversiamo l'ormai conosciuta pianura olandese e arriviamo in questa specie di museo a cielo aperto dei mulini: l'intera area infatti era un complesso industriale delle origini e ospita qualcosa come 7-8 mulini perfettamente restaurati e funzionanti, ognuno con una sua funzione, come quello adibito alla produzione dell'olio, del pane, oppure i mulini-segheria e il mulino-tintoria.
Mentre girovaghiamo tra le bancarelle e le case, troviamo anche il tempo per rilassarci all'ombra di un albero e deiliziarci
con i fantastici waffel fatti proprio al momento...una libidine!!
Il tempo passa presto però e non possiamo fare tardi al nostro appuntamento in stazione centrale ad Amsterdam, per cui via di nuovo sulla pista ciclabile che arriva direttamente in centro, attraversando anche un canale con un traghetto (gratuito!).
Gli ultimi minuti li sfruttiamo per girovagare nel centro in cerca degli ultimi souvenir da portare a casa, e incontriamo anche
qualche viso conosciuto!...incredibile, a 2000km da casa!!
In stazione troviamo binario e treno (ma pensate un po'!) , carichiamo bagagli e bici, ma l'odissea del ritorno è appena cominciata: il capotreno, "The Chief", appena ci vede, con aria minacciosa e decisa ci dice che non possiamo portare
le bici sul treno se non abbiamo la "reservation", ovvero la prenotazione aggiuntiva!
Sgomento!
Pare non ci sia posto, ma noi le chiudiamo nelle borse cercando di spiegare che saranno i nostri "bagagli a mano" e dopo un infuocato battibecco, saliamo testardi...
Lungo il corridoi lo vediamo tornare dicendoci: "At next one, you leave the train!!"
Sembra decisamente categorico e noi non abbiamo più parole da spendere...
Cominciano a girare nella nostra testa pensieri di noi dispersi alla stazione di Stoccarda (la "next one", appunto), alle 2 di notte, in attesa del prossimo treno per l'Italia...che sarebbe partito quando?
Interminabili minuti di panico, ma alla fine "The Chief"...per qualche motivo (le nostre faccine da angioletti? Voleva semplicemente spaventare i "soliti italiani"? Un tirello di cannabis?...non lo sapremo mai) riesce a calmarsi e ci fà sistemare le bici nella cabina apposita, ammassate in un angolo...
è fatta! ;)
Il nostro viaggio di ritorno prevede però un cambio a Zurigo, così alle 8:20 di mattina (di domenica 19) saltiamo sul nostro secondo treno...ma "Nostro" un cavolo! E' un treno in sostituzione di quello predefinto che non è riuscito ad arrivare alla stazione di Zurigo per accumulo di ritardo e quindi è stato soppresso!
Ci tocca così fare un'altra oretta e riscendere di nuovo in un paese ai più sconosiuto e lì ri-prendere un terzo treno...aiutoooo,
anche perchè lo spazio per le bici non c'è, quindi dobbiamo tenerle lungo il corridoio, con la gente che passa ogni minuto,
su di un treno già stracolmo e già pieno di bagagli sparsi qua è la.
...delirio...una vocina nelle nostre teste sembra dirci "ben tornati in Italia...".
In un modo o nell'altro, tra un'occhiataccia e l'altra, tra un evoluzione per districarsi dalla matassa di gente e borse e l'altra, infine, arriviamo a Milano Centrale!
Scesi dal treno... il viaggio è davvero finito.
Mentre rimontiamo le bici per tornare a Cinisello Balsamo, una goccia dorata cade dai nostri pignoni sulla banchina...sarà un pò di olio, o forse una lacrima...sarà il caldo torrido o la stanchezza accumulata...chissà...non ci facciamo molto caso e imbocchiamo la strada verso casa...