sabato 25 maggio 2013

Il video-diario di viaggio!

Finalmente!
Dopo quasi un anno (meglio tardi che mai eh!) siamo riusciti a raccogliere i momenti più rappresentativi del nostro appassionante viaggio!
Fateci saper cosa ne pensate!

Filmato con GoPro Hero2
Musica: "We Can Make the World Stop" di The Glitch Mob
Pensato prodotto diretto e montato da...noi! =)

Buona visione...ovviamente in HD!



sabato 18 agosto 2012

Nono giorno: the Mills

Oggi è l'ultimo giorno del nostro viaggio! 
E mancano ancora da vedere le costruzioni probabilmente più rappresentative dell'Olanda.... i mulini! 
Per cui inforchiamo le bici per quella che sarà la nostra ultima (breve) tappa nei Paesi Bassi, e da Amsterdam andiamo nella zona meglio nota come Zaanse Schans, poco a Nord della città (conteremo circa un 40ina di km in giornata).
 Attraversiamo l'ormai conosciuta pianura olandese e arriviamo in questa specie di museo a cielo aperto dei mulini: l'intera area infatti era un complesso industriale delle origini e ospita qualcosa come 7-8 mulini perfettamente restaurati e funzionanti, ognuno con una sua funzione, come quello adibito alla produzione dell'olio, del pane, oppure i mulini-segheria e il mulino-tintoria. 


Mentre girovaghiamo tra le bancarelle e le case, troviamo anche il tempo per rilassarci all'ombra di un albero e deiliziarci con i fantastici waffel fatti proprio al momento...una libidine!! 

Il tempo passa presto però e non possiamo fare tardi al nostro appuntamento in stazione centrale ad Amsterdam, per cui via di nuovo sulla pista ciclabile che arriva direttamente in centro, attraversando anche un canale con un traghetto (gratuito!). 
Gli ultimi minuti li sfruttiamo per girovagare nel centro in cerca degli ultimi souvenir da portare a casa, e incontriamo anche qualche viso conosciuto!...incredibile, a 2000km da casa!!

In stazione troviamo binario e treno (ma pensate un po'!) , carichiamo bagagli e bici, ma l'odissea del ritorno è appena cominciata: il capotreno, "The Chief", appena ci vede, con aria minacciosa e decisa ci dice che non possiamo portare le bici sul treno se non abbiamo la "reservation", ovvero la prenotazione aggiuntiva! 
Sgomento! 
Pare non ci sia posto, ma noi le chiudiamo nelle borse cercando di spiegare che saranno i nostri "bagagli a mano" e dopo un infuocato battibecco, saliamo testardi... 
Lungo il corridoi lo vediamo tornare dicendoci: "At next one, you leave the train!!" 
Sembra decisamente categorico e noi non abbiamo più parole da spendere...
Cominciano a girare nella nostra testa pensieri di noi dispersi alla stazione di Stoccarda (la "next one", appunto), alle 2 di notte, in attesa del prossimo treno per l'Italia...che sarebbe partito quando? 
Interminabili minuti di panico, ma alla fine "The Chief"...per qualche motivo (le nostre faccine da angioletti? Voleva semplicemente spaventare i "soliti italiani"? Un tirello di cannabis?...non lo sapremo mai) riesce a calmarsi e ci fà sistemare le bici nella cabina apposita, ammassate in un angolo... è fatta! ;)

Il nostro viaggio di ritorno prevede però un cambio a Zurigo, così alle 8:20 di mattina (di domenica 19) saltiamo sul nostro secondo treno...ma "Nostro" un cavolo! E' un treno in sostituzione di quello predefinto che non è riuscito ad arrivare alla stazione di Zurigo per accumulo di ritardo e quindi è stato soppresso! 
Ci tocca così fare un'altra oretta e riscendere di nuovo in un paese ai più sconosiuto e lì ri-prendere un terzo treno...aiutoooo, anche perchè lo spazio per le bici non c'è, quindi dobbiamo tenerle lungo il corridoio, con la gente che passa ogni minuto, su di un treno già stracolmo e già pieno di bagagli sparsi qua è la.
...delirio...una vocina nelle nostre teste sembra dirci "ben tornati in Italia...".
In un modo o nell'altro, tra un'occhiataccia e l'altra, tra un evoluzione per districarsi dalla matassa di gente e borse e l'altra, infine, arriviamo a Milano Centrale! 
Scesi dal treno... il viaggio è davvero finito.

Mentre rimontiamo le bici per tornare a Cinisello Balsamo, una goccia dorata cade dai nostri pignoni sulla banchina...sarà un pò di olio, o forse una lacrima...sarà il caldo torrido o la stanchezza accumulata...chissà...non ci facciamo molto caso e imbocchiamo la strada verso casa...

venerdì 17 agosto 2012

Ottavo giorno: Amsterdam!

Oggi Amsterdam!

Ci prendiamo tutta la giornata per girare la città, come detto in bici, attraverso le ciclabili che la percorrono in lungo e in largo.
La prima cosa che si impara stando qui, anzi, già da qualche giorno in Olanda, è che la bici è la regina della città, e quando diciamo regina, intendiano la sovrana indiscussa che regna come un tiranno.

Le piste ciclabili sono veri e proprio circuiti dove ogni abitante, dalla giovane studentessa, all'uomo d'affari, alla vecchietta con la spesa, intavolano una gara fatta di velocità e destrezza per la sopravvivenza!
Tante volte veniamo passati e siamo costretti a passare facendo dei peli assurdi e delle trenate da pista, e quando sembra che stiamo pedalando ad una buona velocità, diciamo alla velocità che in Italia ti permette di passare più o meno tutti i ciclisti che incontri al parco, ecco che ci sfreccia accanto la stangona bionda di turno, scampanellando a manetta e facendoci sentire lumache!
In effetti qui anche le ragazze mastellano di brutto!

E non è finita qui: la bici ha la precedenza.
Sempre.
Cioè, anche se c'è uno stop, se ha il semaforo rosso o se stà passando una macchina!
Non è raro vedere macchine, che in quel momento hanno il verde, fermarsi per far passare uno stuolo di bici, che in quel momento avrebbe il rosso!
Ci dobbiamo presto abituare a questa "giungla", tanto nuova per noi (provate ad attraversare la strada con il rosso in bici a Cinisello....se va bene, vi stirano), anche perchè la tolleranza è poca, uno scampanellio feroce e qualche occhiataccia ci convincono presto a tarellare tra i telai e i semafori, senza un attimo di pausa e con l'attenzione a mille sulle ruote e i "mostrocicli" attorno!

Ma al di là di questo la città è ai nostri piedi, la bici ti permette di girarla in lungo e in largo, diciamo senza pianificare un percorso, o senza decidere il monumento da vedere...o senza...insomma, a caso!

Così ogni metro che facciamo è crocevia di strade e canali, scegliamo più o meno a sentimento da che parte andare, qualche volta riprendiamo la cartina in mano, ma per il resto è Amsterdam stessa che ci guida, o perlomeno così sembra!

Passiamo il centro medievale e il centro storico, le vie dello shopping e i negozi di souvenir con gadget improbabili, le bancarelle di fiori e le pasticcerie di ciambelle, i rivenditori di "funghi" e i coffe-shop...un tripudio di colori e sensazioni!

Il pomeriggio troviamo anche il tempo di fermarci al Vondelpark, un grande parco all'inglese, presto arriva ora di cena e, sopratutto, di dopocena...






...ma quel che succede ad Amsterdam alla sera...rimane ad Amsterdam!
See you!

giovedì 16 agosto 2012

Settima tappa: i paesaggi bucolici

Ultima tappa!
Ci caricihiamo ben bene con una ricca colazione in alberghetto, con una simpatica cameriera che ci prepara il caffè e che quando le diciamo che siamo partiti da Parigi diretti ad   Amsterdam reagisce con un bel "oooooouuuuuhhh"...come a dire un misto tra "..siete pazzi!?" e "..ma che male al c**o!"...e in effetti non le si possono dare tutti i torti!
Ma non c'è tempo per cincischiare, si rifanno i bagagli e si salta ancora una volta sulle nostre bikes.
Appena usciti da Rotterdam comincia un labirinto canali e corsi d'acqua, coperti da ninfee, canneti e salici, con le villette degli abitanti incastonate tra di essi...di una bellezza travolgente!

E' un esempio di integrazione tra uomo e ambiente, infatti oltre alla flora spuntano qua e là cavalli, pecore, papere e cigni, e ancora più incredibile aironi e svassi, che se ne stanno a un metro dalla strada, indisturbati...
A tratti sembra di stare addirittura in una fiaba, tanto che la nostra andatura diminuisce sempre di più e cominciamo a perderci tra le ciclabili e le viette che si intersecano continuamente..ogni angolo, ogni scorcio è la scusa buona per fermarsi a fare una foto, o guardare, e basta.
Fortunatamente, quasi, usciamo dalla periferia di Rotterdam e, sempre seguendo le infinite ciclabili, attraversiamo tutta la campagna, o meglio, tutto il tavoliere di campi e stagni che è l'olanda, puntanto diretti verso nord e verso Amsterdam..

Il tempo è magnanimo, il sole si alterna alle nuvole, mai minacciose, e allevia ulteriormente il viaggio, interrotto qua e là da un bivio, una sosta per una fotografia o per vedere un recinto di animali (ci sono pure dei daini!)

Quelli che dovevano essere 60-65 kilometri max, come era prevedibile, aumentano, ma verso il tardo pomeriggio ecco spuntare i cartelli sulle ciclabili che indicano la città...

Qualche bivio ancora, qualche km, attraversiamo il parco ed infine ecco i canali: siamo ad Amsterdam!!
Dopo 83 km (e 796 in totale!) stiamo finalmente girovagando nella nostra meta!!

Il campeggio stavolta non è difficile da trovare, si trova nel distretto di Zeeburg, diciamo ad un mezz'oretta di bici dal centro, per cui facciamo la spesa e seguiamo le indicazioni.
Appena arrivati ci accorgiamo che è pieno zeppo, ma non possiamo fare altro che piantare la tenda dove ci indicano, ad un metro dalle altre, ammassati come sardine...

I bagni sono un'esperienza, qua e la si vedono giovani di belle speranze con la chitarra in mano e ogni tanto arriva un bella zaffata di cannabis......anche questa è Amsterdam!

Domani giornata piena di visita alla città, naturalmente...in bici!